Alessandro Brigatti protagonista

alla Rok Cup Italia messo fuori causa in un imperdonabile contatto in finale

Rok Cup Italia - Adria (RO), 5-6 settembre 2015

Parte con molti intoppi la Rok Cup Italia nella giornata di venerdì dove non siamo andati oltre ad un paio di turni di prove. Siamo riusciti solo a rodare e a sistemare un problema di surriscaldamento del motore. Purtroppo nessuna possibilità di iniziare un lavoro costruttivo sull’assetto e conseguentemente nessuna prova con pneumatici nuovi che si annunciano con una mescola leggermente modificata. Yuri, il fedele e insostituibile meccanico non c’è per motivi personali di lavoro e pertanto ci si prepara per il giorno successivo dove avremo soltanto due brevi turni la mattina per fare un minimo di assetto e via subito con il programma ufficiale di crono e manche di qualificazione.

Con queste prerogative le crono non potevano certo regalarci grosse soddisfazioni. 19° tempo per Alessandro e gara in salita. Ma nelle manche il pronto riscatto: nella prima dalla 10ma fila al nono posto finale passando indenne da alcuni pericolosi contatti che potevano compromettere tutta la gara e nella seconda, alla domenica mattina, un quarto posto finale (sempre partendo dalla 19ma casella dello schieramento) che ci dava molte speranze per ottenere un buon risultato finale. Va sottolineato che in questa manche si è corso in regime di slow per alcuni giri a causa di un incidente dove si è reso necessario l’intervento del personale sanitario. In quel momento Alessandro occupava la nona posizione alle spalle del compagno di squadra Nannini e di Skeed. Alla ripartenza va immediatamente all’attacco di Skeed e Nannini che vengono sorpassati nelle prime due curve, nei restanti tre giri Alessandro raggiunge e passa Abrusci, Giardelli e Calà ottenendo il quarto posto finale.

Prefinale: le buone prove nelle manche ci permettono di partire in una posizione decisamente migliore e dalla 19ma piazza partiremo dal nono posto della griglia. Buona la partenza con una posizione guadagnata e i successivi sorpassi su Valentini e Abrusci ci consegnano un sesto posto al termine del primo giro. Nel secondo giro vengono messi nel mirino Calà e Carenini che non hanno scampo, il passo gara e veramente ottimo e davanti sembra che siano leggermente più lenti anche se possono ancora vantare un sensibile vantaggio. Molto forte da dietro rinviene Pagano e si capisce che la sue velocità in questa fase di gara è senza dubbio la migliore. Alessandro ne subisce il sorpasso ma non molla la presa rimanendogli nella scia fino a raggiungere Vasile. A 4 giri dal termine il forcing di Alessandro lo porta a passare prima Pagano e poi Vasile nello stesso giro concludendo al terzo posto assoluto. Giardelli e Cicognini sono lontani ma per adesso va bene così.

Finale: prima fila con Cicognini e Giardelli, seconda per Alessandro e Pagano e a seguire Calà e Abrusci. Questi i protagonisti che con ogni probabilità si giocheranno la vittoria. Partenza subito valida e Cicognini che si prende la testa della corsa seguito da Giardelli e Alessandro. Giardelli sembra perdere il contatto, Alessandro non indugia e lo scavalca. Dietro Pagano rinviene forte e al terzo giro passa a condurre, lo segue Abrusci con Alessandro terzo che anche in questa occasione vuole mantenere il contatto con la testa della gara, è vicinissimo ad Abrusci, anzi inspiegabilmente il kart di Alessandro salta sopra all’avversario in fondo al dritto con i mezzi che rimangono agganciati fino alla staccata del primo tornante. Quando i due kart si sganciano Alessandro entra in contatto anche con Giardelli e va in testa coda rientrando in pista oltre la metà del gruppo. Gara buttata al vento ma è strana la dinamica del contatto che a prima vista sembra dare tutte le responsabilità ad Alessandro che a fine gara invece è furioso con il pilota Baby Race reo di averlo volontariamente ostacolato cambiando traiettoria proprio nel momento in cui usciva dalla scia per effettuare il sorpasso, mentre Abrusci dichiarava di essersi buttato all’interno nel tentativo di togliersi dalla traiettoria perché rimasto senza motore per aver con il gomito strappato il contatto elettrico della candela. Resta il fatto che a causare il contatto è stato il repentino scarto di traiettoria di Abrusci e non un volontario tamponamento di Alessandro e la stessa versione verrà poi data anche dai piloti Giardelli e Cicognini che seguivano, denunciando come il contatto sia stato determinato proprio dal brusco cambio di traiettoria del pilota Baby Race.

Nel proseguo della gara Pagano allunga prima che un problema tecnico consenta al gruppetto di testa di recuperare su di lui, Skeed si aggiunge al gruppo mentre perde contatto Calà, alla fine sarà Giardelli a passare per primo sotto la bandiera a scacchi, Pagano è secondo e a seguire Skeed e Cicognini. 26mo Alessandro con un kart che risulta essere inguidabile nelle curve e a destra, ma soprattutto con tanta rabbia per una gara dove si poteva lottare per la vittoria ma che ancora una volta ci ha visti raccogliere troppo poco di quanto di buono realizzato nel week end di gara.


Poca fortuna anche per il pilota Abakos Andrea Bodellini che nella categoria Mini Rok e con un mezzo poco competitivo, lotta intensamente per raggiungere la finale ma alla fine sarà 36mo restando escluso dai qualificati (erano ben 105 i verificati) per sole due posizioni. Ma la sfortuna non finisce qui, partendo dalla prima fila della finale B valevole come trofeo Bridgestone ha avuto un violento contatto e ha dovuto ricorrere ad un controllo sanitario che fortunatamente non ha riscontrato nessun problema per il giovane pilota.

Ottima performance del pilota lissonese che senza aver potuto effettuare

prove libere il venerdi e senza aver testato la nuova mescola degli pneumatici

capitalizza al meglio i risultati degli incontri e prefinale ottenendo

in progressione una eccellente seconda fila per lo start della finale.

Purtroppo in finale un contatto al terzo giro compromette irrimediabilmente

una gara che poteva riservare un risultato di grande rilievo.